Spiritualmente Laici

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L’11 gennaio, alle ore 17, proseguendo il tema di questo nuovo anno della rassegna SPIRITUALMENTE LAICI, “ Gesti di luce”,
Carla Kaamini Carretti, Giulio Farnese ed Evelina Nazzari leggeranno, con l’accompagnamento della musica dal vivo di  Lorenzo Sorgi
il  testo   di  Ombretta   De BiaseLumini , opera
“visionaria”   e   surreale   che   indaga   sulla   possibilità   di   scegliere  consapevolmente un modo di vita più reale e autentico.
Partendo dai temi proposti con il testo teatrale, Daniele De Paolis,  psicologo e psicoterapeuta, docente dell’Accademia di Psicoterapia
Psicosintetica (SIPT), darà il suo contributo con un intervento su  “ Perdersi per trovarsi” .
  La pièce di Ombretta De Biase si presta a due livelli di lettura,  psicologico e  “parapsicologico”, “personale e transpersonale”, che  ben si interconnettono 
– soprattutto nell’ottica della psicosintesi –  e  toccano il il senso profondo e misterioso dell’esistenza umana, coi
suoi limiti e le sue potenzialità.
A conclusione, sempre ricollegandosi alle storie e ai personaggi del 
testo teatrale, verranno lette due poesie di Nella Bonora e due brani
tratti da  L’uomo zero  di Pietro Cimatti e  Dal diario di un viaggio 
segreto  di Enrico Ruggini. 

Al termine dell’incontro un aperitivo, nel foyer del Teatro Spazio 18b,
per scambiare ancora commenti e idee. 

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Studio Museo Francesco Messina in collaborazione con STN­Studionovecento e Ombretta De Biase

presenta
SPIRITUALMENTE LAICI A MILANO

in collaborazione con Spiritualmente Laici edizione di Roma
di Stefania Porrino e Duska Bisconti
e il patrocinio di CENDIC ( Centro Italiano di Drammaturgia Italiana Contemporanea )
S.I.A.D. ( Società Italiana Autori Drammatici )

Gli eventi si compongono di una breve introduzione; un intervento di circa mezz’ora di
un personaggio invitato a parlare su un tema legato ai testi presentati; la lettura di un
testo o estratti di diversi testi teatrali originali; una conversazione con gli Autori.

Domenica 3 marzo h. 12.00
Ombretta de Biase rid. da “ Lo specchio delle anime semplici “ di Margherita Porete
Introduce Dott. ssa Maria Fratelli ­direttrice Unità Case Museo del Comune di Milano
Interviene Luisa Muraro sul tema “Jacques Lacan e Lo Specchio delle Anime Semplici
di Margherita Porete”
Lettura del testo “ Lo specchio delle anime semplici “
A seguire conversazione con l’Autrice

Domenica 10 marzo h. 12.00
Duska Bisconti “ Isabelle“ sulla vita di Isabelle Eberhardt
Stefania Porrino “ Le sorelle Agnesi, la gloria del mondo, la gloria del Cielo “
Introducono Duska Bisconti e Stefania Porrino
Interviene dottoressa Flaminia Nucci sul tema “Donne in cerca: il sacro al femminile”
Lettura di estratti dei testi “ Isabelle“ e “ Le sorelle Agnesi, la gloria del mondo, la
gloria del Cielo “
A seguire conversazione con le Autrici

Domenica 17 marzo h. 12.00
Marco M. Pernich “Benedetto il giorno che t’ho incontrato”
Introduce Chiara fabi ­conservatrice Studio Museo Messina
Interviene don Marco Bassani sul tema ‘L’unificazione dello sguardo’.
Lettura del testo “Benedetto il giorno che t’ho incontrato”
A seguire conversazione con l’Autore

Domenica 24 marzo h. 12.00
Fernand Garnier “Les Eumenides – Le Eumenidi”
Introduce Marco M. Pernich ­direttore artistico di STN­Studionovecento
Interviene il Prof. Daniele Calvi sul tema della ‘riconciliazione’
Lettura del testo “Les Eumenides – Le Eumenidi”
A seguire conversazione con l’Autore
Leggono attori e allievi attori di Studionovecento e del Gruppo Attori Milanesi.

Da sette anni a Roma due autrici ­Duska Bisconti e Stefania Porrino­ socie del
CENDIC (Centro Nazionale di Drammaturgia Italiana Contemporanea) danno vita a
una rassegna dal titolo ‘Spiritualmente Laici’ che non solo sta incontrando crescente
successo ma che di anno in anno mostra la sua necessità nel mondo contemporaneo.
Sull’onda di questi risultati Marco Pernich per STN­Studionovcento e Ombretta De’
Biase ­drammaturga bene nota a Milano nonché ideatrice del Premio Fersen per la
drammaturgia e la regia­ hanno pensato di ideare e creare una versione milanese
dell’iniziativa.
Hanno già ottenuto il patrocinio del CENDIC e della SIAD (Sindacato Italiano Autori
Drammatici) e chiedono ora il patrocinio e la collaborazione del Comune di Milano e in
particolare della Direzione Case Museo.
L’iniziativa è organizzata in 4 incontri, la domenica a mezzogiorno, durante il mese di
novembre. In ogni incontro sarà presentato in forma di lettura un testo legato al tema
generale; il testo sarà preceduto da una breve introduzione e da un intervento di uno
studioso e seguito da una conversazione con l’autore o gli autori.
Al termine sarà offerto un piccolo aperitivo.

PERCHÉ SPIRITUALMENTE LAICI
Il nostro mondo sta attraversando ­come da più parti e autorevolmente affermato­ una
crisi che da economica è diventata nel tempo psicologica, culturale, morale.
Il grande potere economico transnazionale che si è affermato dagli anni ’80 in poi ha
progressivamente trasformato gli uomini in puri consumatori. Non solo è stata
distrutta la dignità del lavoro; non solo la crisi economica ha impoverito la cosiddetta
classe media e ricacciato nella miseria le classi più popolari; ma si è progressivamente
manifestata un’antropologia che definisce l’essere umano solo in base a ciò che
consuma (in questo è un’innovazione radicale rispetto a tutta la Storia precedente in
cui spesso l’essere umano è stato definito in base a ciò che possiede). Il processo ha poi
subito una progressiva accelerazione al punto che oggi è molto difficile tenere il ritmo
della produzione e del lancio di sempre nuovi ­o presentati come tali­ prodotti di
consumo.
La crisi scoppiata nel 2008 e reiterata tra 2010 e 2011 ha però distrutto l’aura di
positività e rassicurazione che fin lì il processo della promozione del consumo e del
consumo stesso avevano avuto.
Adesso dopo 10 anni di crisi però la confusione è massima.
La promessa che consumando di più si sarebbe stati più felici ­e più liberi­ non si è
realizzata e la frustrazione sta rapidamente trasformandosi in rabbia diffusa.
C’è un secondo elemento culturale che va considerato. La progressiva affermazione
dell’informatica sta producendo un cambiamento antropologico di conseguenze
incalcolabili. Internet e i suoi sviluppi hanno progressivamente distrutto l’idea di
‘storia’ e quindi sta producendo una cancellazione del passato ­trasformato in pagina
di Wikipedia­ e di conseguenza un venir meno dell’idea stessa di futuro. L’eterno
presente di internet condiziona ogni momento della nostra vita, delle nostre scelte e
della nostra percezione del mondo.
Senza passato ovviamente non c’è futuro (quindi non c’è progettualità; non c’è capacità
di lavorare per obbiettivi a medio o lungo termine; c’è solo il desiderio infantile del
‘tutto e subito’ ­e di qui certe scelte e una certa ideologia per ricette semplicistiche
hanno successo e appaiono salvifiche).
Anche qui però la crisi ha comportato delle conseguenze: il futuro è diventato un luogo
oscuro e spaventoso, increto e pericoloso; idee, principi e ideologie, che abbiamo
conosciuto nel passato, spazzate via dal binomio consumo/eterno presente hanno
lasciato un vuoto che genera frustrazione e spesso rabbia.
Di fronte a tutto questo ­quindi a una ‘reificazione dell’essere umano­ una parte
minoritaria ma significativa della popolazione sta ricominciando a porsi le grandi
domande fondanti dell’Umanità ­che per molti anni sono state sbeffeggiate come
superflue intellettualistiche o peggio come manipolazioni. La reazione porta in
direzioni diverse: dalle religioni tradizionali (anche nel seno di religiosità popolare; di
superstizione; di conforto della ripetitività liturgica) a quelle orientali; dalla ricerca di
profeti o maestri più o meno improvvisati alle ideologie alimentari o comportamentali;
dalla filosofia al successo di guru provenienti dagli ambiti più disparati.
Spiritualmente Laici a Milano cerca di essere una risposta seria articolata e complessa
a questa esigenza.
In questo tempo confuso e senza direzione è necessario offrire spunti per uno sguardo
che va oltre il semplice orizzonte del qui ed ora e torna a interrogarsi sui grandi temi
che da sempre interrogano gli esseri umani.
Uno sguardo che superi il semplice panorama delle cose materiali e anche di un certo
razionalismo scientista, che di scientifico non ha niente ma si chiude in un’arida
dimensione materialistica, per esplorare le dimensioni invisibili della realtà, la loro
relazione con la nostra vita, lo sviluppo di un’interiorità che restituisca senso alla vita
in un’inesausta ricerca.
L’iniziativa non pretende di trovare risposte tantomeno di darne, ma vuole riaprire
porte che sembravano chiuse, finestre da cui far rientrare il mistero, attraverso le
quali respirare un’aria più sottile e pura che restituisca respiro al nostro oggi senza fiato.
marco m. pernich e ombretta de biase